Austria: impatto della proposta di direttiva

La proposta di direttiva prevede l’obbligo dei paesi membri di punire già l’istigazione o il concorso ed il tentativo di commettere un’attività illegale come reato. E’ altresì prevista la responsabilità delle persone giuridiche, mentre le persone fisiche possono essere punite con l’applicazione di ammende o pene detentive.

In funzione dell’ammontare del danno e del reato commesso, la proposta di direttiva prevede pene detentive tra 6 mesi e 5 anni. Se i reati sono commessi nell’ambito di un’associazione a delinquere, dovrebbero essere applicate pene detentive fino a dieci anni.

In Austria l’effettiva adozione della proposta di direttiva avrebbe un impatto soprattutto per le persone fisiche (amministratori ecc.) che agiscono per conto delle imprese. Dal punto di vista austriaco la proposta significa un notevole aggravamento rispetto all’attuale diritto penale tributario. Nel caso dell’evasione dolosa di imposte, il diritto penale tributario austriaco prevede ammende fino al doppio dell’importo non pagato di imposte. Le pene detentive sono in linea di massima applicate soltanto come sostituzione dell’ammenda.

Per avere una consulenza da Alessandro Pasut, commercialista esperto in espansione aziendale internazionale, clicca qui.

Share

A proposito di Alessandro Pasut

Alessandro Pasut è un professionista dell’impresa, costruttore di competitività, tessitore di relazioni economiche fra l’Italia ed il Centro Europa, in una prospettiva di sviluppo globale.
Questa voce è stata pubblicata in austria e taggata come , , , . Aggiungi ai segnalibri il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *