Il Ministero delle Finanze ha pubblicato pareri su due problemi in materia di fusioni ed acquisti connessi ai dividendi pagati da società austriache. Oggetto dei pareri sono i pagamenti di dividendi dopo fusioni transfrontaliere di società collegate e il pagamento di utili non distribuiti durante la vendita di azioni.
L’incorporazione di una società straniera nella sua consorella austriaca comporta una plusvalenza a livello delle attività e passività trasferite. Nel passato non era chiaro se una tale plusvalenza determinava anche un aumento del capitale azionario ai fini fiscali presso la società incorporante che poteva essere distribuito sotto forma di “dividendo” fiscalmente neutrale agli azionisti e quindi senza la ritenuta alla fonte prevista dalla legge austriaca senza riguardo alle regole e disposizioni dei trattati contro la doppia imposizione applicabili.
Secondo una decisione del Ministero delle Finanze, il capitale azionario riconosciuto ai fini fiscali della società incorporante austriaca nell’ambito di una fusione transfrontaliera tra società collegate è aumentato dal valore di mercato attuale dell’unità trasferita. Di conseguenza l’ammontare aumentato del capital azionario ai fini fiscali potrà essere distribuito agli azionisti della società austriaca senza dar luogo a future ritenute alla fonte.
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