Non appena prelevato dal conto, il reddito sarà tassato al tasso applicato al reddito da interessi (attualmente il 16%) in vigore il primo giorno dell’anno in questione. Salvo disposizioni diverse derivanti da un accordo internazionale, il reddito in questione dovrà essere trattato come reddito di fonte ungherese e il cittadino privato come persona residente in Ungheria. L’istituto di credito fornirà all’amministrazione fiscale statale informazioni anonime sui depositi e sui prelievi, nonché sulle imposte che potranno essere detratte dagli importi pagati.
La base imponibile sarà calcolata in funzione del numero degli anni trascorsi tra il momento del deposito e del prelievo: da 1 a 3 anni: 200%; da 3 a 4 anni: 100%; da 4 a 5 anni: 50%, mentre nessuna imposta sarà dovuta dopo il quinto anno.
Nessun’ulteriore imposta dovrà essere versata sul reddito ottenuto nell’ambito di questo regime. In questo modo i cittadini privati possono percepire redditi non imponibili cinque anni dopo il deposito. Occorre tener presente che non vi è alcuna possibilità di chiedere il rimborso di imposte già pagate sugli importi depositati in un CRS.
Sul piano delle imposte sulle successioni il CRS è neutrale ai fini fiscali. Il titolare del conto potrà indicare uno o più beneficiari. In questo caso l’erede sarà trattato come titolare del conto anche per quanto riguarda il deposito.
L’istituto di credito rilascerà un certificato al cittadino privato con le informazioni sul deposito e sui prelievi. Il regime dei CRS sarà successivamente stabilito più in dettaglio con un decreto a parte.
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