Ungheria: politica monetaria

La banca centrale ungherese non si ferma e, dopo il 22esimo taglio mensile consecutivo, annuncia che il costo del denaro potrebbe scendere ancora.
Dopo l’ultima manovra, che ha portato il tasso di interesse di riferimento al 2,4%, il fiorino sembra essersi stabilizzato sopra quota 300 sull’euro, il che dovrebbe aiutare le esportazioni.

L’allentamento della politica monetaria, cominciato nel 2012, ha spinto l’economia ad una crescita annuale del 3,5% nel primo trimestre.
Finora le condizioni favorevoli non sono venute meno: inflazione bassa (ai limiti della deflazione) e rendimenti attraenti rispetto a quelli degli altri Paesi centroeuropei. Resta da vedere se Budapest, molto indebitata, riuscirà a reggere eventuali scosse.

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A proposito di Alessandro Pasut

Alessandro Pasut è un professionista dell’impresa, costruttore di competitività, tessitore di relazioni economiche fra l’Italia ed il Centro Europa, in una prospettiva di sviluppo globale.
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