-La Croazia ha un sistema fiscale strutturato in modo simile a quello degli altri Paesi europei. Ha adottato alcune misure per diminuire le differenze economico-sociali presenti tra alcune regioni del Paese e, a tal fine, ha creato alcune zone franche, esenti da dazi e da restrizioni nelle importazioni ed esportazioni, promuovendo così lo sviluppo economico di territori in precedenza sfavoriti.
-Le persone fisiche versano l’imposta sui redditi, con aliquote che vanno dal 12% al 40%, e l’imposta locale, con aliquota massima del 18%. Per le persone residenti, l’imposta è calcolata sui redditi ovunque prodotti. Per i soggetti non residenti, vengono tassati solo i redditi prodotti in Croazia.
-Le persone giuridiche versano l’imposta sugli utili o sul reddito della società. L’imprenditore individuale può scegliere se versare l’imposta sugli utili o quella sul reddito. Sono in atto alcune agevolazioni fiscali per settori che favoriscono l’occupazione e lo sviluppo in alcune zone depresse del Paese, ad es. attività in ambito contabile e finanziario, di marketing e servizi IT.
-L’imposta sul Valore Aggiunto presenta un’aliquota principale del 25% ed un’aliquota agevolata del 13%. Le cure mediche, l’assistenza sociale, i servizi postali e di trasporto, i servizi assicurativi e bancari sono esenti I.v.a.
-Nel 1999 la Croazia ha sottoscritto con l’Italia il Trattato contro le doppie Imposizioni in materia di imposte sul reddito.
-Nel 2017 la Croazia è stata confermata nella white List degli Stati che promuovono lo scambio reciproco di informazioni fiscali.
(Fonte: F.O.)