L’Accademia delle Scienze, tramite l’Istituto per la Ricerca Economica, ha da poco presentato il risultato di un’analisi condotta in questo ultimo periodo, al fine di ipotizzare quale sarà la situazione economica nella quale il Paese si troverà alla fine della attuale pandemia causata dal coronavirus. Lo studio si è basato sui dati ufficiali dell’avanzamento del contagio, sulle misure adottate dal Governo ed è in continuo aggiornamento.
L’IRC ha voluto prevedere tre possibili situazioni post- contagio, dove ognuna presenta sia una diversa probabilità di realizzazione, che un diverso impatto sul tessuto economico.
-La prima ipotesi si basa sul raggiungimento del picco del contagio verso la metà di maggio e una probabilità di realizzazione del 20%: questo comporterebbe un calo del PIL del 2,5%, un lieve aumento dell’inflazione, un aumento del 7% della disoccupazione.
-La seconda ipotesi si basa sul raggiungimento del picco a inizio agosto e una probabilità di realizzazione del 60%: questo comporterebbe un calo del PIL del 4,4%, un’inflazione al 4,2%, un aumento del 10% della disoccupazione, un calo del turismo del 50%, una diminuzione delle esportazioni del 4,6%.
-La terza ipotesi si basa sul raggiungimento del picco del contagio a metà del mese di agosto e una probabilità di realizzazione del 20%: questo comporterebbe un calo del PIL del 5,7%, un’inflazione del 5,2%, un aumento della disoccupazione al 12%, l’annullamento della stagione turistica estiva, un’importante riduzione del commercio estero, un aumento di quasi il 6% delle spese di assistenza sanitaria e di supporto alle imprese.
(Fonte: Novinite, Bulgaria Oggi)