La nuova regolamentazione generale anti-abuso (GAAR) era stata ridefinita nel 2012 al fine di dotare le autorità fiscali di uno strumento più efficiente per combattere l’evasione fiscale. La versione modificata della GAAR è entrata in vigore il 1° giugno 2012 per quanto riguarda le tasse di registrazione nonché le imposte sulle successioni. Per quanto riguarda l’imposta sul reddito, è applicabile partire dall’anno imponibile 2013 e, in alcuni casi, a atti legali riferiti all’anno imponibile 2012.
Alcuni contribuenti hanno presentato un ricorso alla Corte Costituzionale per ottenere la revoca di queste disposizioni facendo presente che sarebbero incompatibili con alcune regole costituzionali in materia di competenza tra il livello federale e le regioni, con il principio della legalità costituzionale e con il principio della non-discriminazione.
La Corte costituzionale ha respinto il ricorso affermando che, per quanto riguarda la distribuzione delle competenze tra i diversi livelli dello stato, la GAAR non concerne la determinazione della base imponibile ma costituisce piuttosto un metodo di prova. Di conseguenza il legislatore federale aveva il diritto di modificare la GAAR non soltanto ai fini dell’imposta sul reddito, ma anche in materia di tasse di registrazione ed imposte di successione.
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