-Costo del lavoro.
In questi ultimi decenni molte aziende straniere hanno deciso di trasferire la propria attività o di aprire una succursale in Albania, soprattutto aziende operanti nel settore tessile e calzaturiero. Una delle principali ragioni è sicuramente la competitività del costo del lavoro. Secondo gli ultimi dati pubblicati da Instat, l’Istituto di Statistica Albanese, la paga oraria è di 2,5 euro, cioè dieci volte inferiori alla paga oraria media dell’Unione Europea, mentre il salario mensile nel 2018 è stato di 210 euro. Dati che mettono l’Albania al gradino più basso dell’Europa ed anche dei Balcani, ad esempio in Serbia si attesta intorno ai 310 euro al mese. Anche in Montenegro ed in Macedonia il salario mensile è più alto di quello albanese, rispettivamente 290 euro e 280 euro.
-Turismo
I dati forniti dal World Tourism and Travel Council hanno confermato che l’Albania si sta trasformando in una meta turistica sempre più ambita e gli effetti positivi su tutte le attività legate al settore turistica si sono già fatti sentire. Nel 2019 sono previsti 5,5 milioni di turisti stranieri, presenze che potrebbero arrivare a 6,5 milioni entro il 2028. Il turismo sta quindi contribuendo al 27 % del Pil, percentuale in costante crescita. Solo nel 2018 si sono creati 280000 nuovi posti di lavoro. Ma quali sono i principali turisti stranieri presenti nel Paese? Ci sono turisti dall’Italia, dal Kosovo, dalla Grecia, dal Montenegro e dalla Macedonia. Gli italiani sono i turisti che spendono di più, circa 80 euro a persona al giorno, mentre i turisti dal Kosovo spendono in media 43 euro al giorno a persona.
(Fonte: Albania News)
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